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🔥 Prevenzione incendi: chiarimenti ufficiali e scenari operativi per i tecnici

👉 Le responsabilità del professionista antincendio: più di una firma

Il professionista antincendio riveste un ruolo centrale nella progettazione, gestione e mantenimento delle misure di sicurezza contro il rischio d’incendio. Non è solo colui che assevera un progetto, ma anche chi interpreta un sistema normativo articolato, talvolta non univoco, e ne fa sintesi tecnica, giuridica e operativa.

A lui è affidata la corretta applicazione delle Regole Tecniche Verticali (RTV), delle valutazioni del rischio, dei requisiti impiantistici e strutturali, spesso in contesti in cui l’interlocutore è un’Amministrazione pubblica esigente e severa, come i Vigili del Fuoco.

In questo quadro complesso, i recenti chiarimenti ufficiali forniti dal Ministero dell’Interno – Direzione Centrale per la Prevenzione Incendi rispondono a quesiti tecnici fondamentali sollevati dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri, offrendo un’interpretazione autorevole e utile anche per geometri, architetti e progettisti impegnati nel settore.


1. SCIA antincendio condominiale – Attività n. 73

Nei complessi edilizi di grandi dimensioni (oltre 5.000 m² o con più di 300 persone), è obbligatoria una SCIA antincendio condominiale oltre a quelle delle singole attività. Il problema nasce quando i soggetti sono diversi, con pratiche sfasate o incomplete.

📌 Chiarimento: è ammessa la presentazione della SCIA per porzioni di attività, con valutazione ad hoc da parte dei VVFDV14235-risposte.

🛠️ Esempio pratico: un laboratorio artigianale all’interno di un centro produttivo può presentare la propria SCIA anche se la SCIA condominiale è ancora in corso, purché siano garantite le condizioni di sicurezza autonome.


2. Separazione tra autorimessa e vano scala – RTV 6

Il quesito riguarda la necessità di prevedere un filtro tra un’autorimessa e un vano scala collegato a un edificio residenziale.

📌 Chiarimento: la definizione di “attività” nella RTV 6 include anche le attività non soggette come i condomini. Quindi il filtro è richiesto anche se l’autorimessa è a servizio dell’edificio stessoDV14235-risposte.

🛠️ Esempio pratico: in un condominio con autorimessa interrata, il collegamento diretto al vano scala comune richiede un filtro a prova di fumo, anche in assenza di attività commerciali.


3. Carico d’incendio elevato – Interpretazione della soglia

Alcuni Comandi VVF utilizzano la soglia di 1500 MJ/m² per imporre l’impianto di spegnimento automatico.

📌 Chiarimento: non esiste una soglia fissa. Il livello di prestazione IV va deciso caso per caso, sulla base di una valutazione del rischio globaleDV14235-risposte.

🛠️ Esempio pratico: in un deposito con materiali combustibili, un qf di 1550 MJ/m² non basta, da solo, a giustificare un impianto sprinkler. Vanno valutate altre variabili: compartimentazione, evacuazione, affollamento, ecc.


4. Continuità dell’alimentazione idrica – UNI 10779

Alcuni Comandi richiedono che il progettista asseveri la continuità del servizio idrico. Ma ottenere tale conferma dagli enti erogatori è spesso impossibile.

📌 Chiarimento: il tecnico non deve asseverare la continuità, ma solo acquisire o riportare dati statistici disponibiliDV14235-risposte.

🛠️ Esempio pratico: nella relazione tecnica per una rete idranti alimentata da acquedotto, basta allegare i report del gestore idrico o fare riferimento ai dati pubblicati.

5. Rinnovo quinquennale (ARPCA – Attestazione di Rinnovo Periodico della Conformità Antincendio)

Il rinnovo della conformità antincendio ha cadenza fissa ogni 5 anni. Alcuni pensano che una SCIA parziale o una presentazione tardiva possano “azzerare il conteggio”.

📌 Chiarimento: la scadenza resta fissata ogni 5 anni dalla prima SCIA. Una SCIA parziale non sostituisce l’ARPCA (Attestazione di Rinnovo Periodico della Conformità Antincendio)DV14235-risposte.

🛠️ Esempio pratico: se l’ARPCA scade nel 2025 ma viene presentata nel 2027, la nuova validità scade comunque nel 2030 (non nel 2032).

📊 Tabella riassuntiva – Risposte del Ministero

Quesito tecnicoChiarimento fornitoRiferimento normativo / nota
SCIA condominiale – Attività 73Ammessa presentazione per parti, con valutazione caso per casoDPR 151/2011 – art. 3, nota DCPREV 4756/2013
Separazione autorimessa/vano scalaAnche il condominio è considerato “attività”: obbligatorio filtroRTV 6 – Cap. G.1.5 – Tabella V.6-2
Carico d’incendio elevatoNessuna soglia fissa; necessaria valutazione del rischio globaleCodice – Cap. S.6 – Tabella S.6-2
Continuità alimentazione idrica (idranti)Nessuna asseverazione richiesta al professionista, solo acquisizione dati statisticiUNI 10779 – Appendice A.1.4 – Codice S.6.8.2
Rinnovo quinquennale (ARPCA)Cadenza fissa quinquennale dalla prima SCIA; SCIA parziale non sostituisce l’ARPCADM 07/08/2012 – art. 5 c.2 – Circolare DCPREV 5555/2012

đź§© Conclusioni

La pratica antincendio non è solo rispetto delle norme, ma anche equilibrio tra responsabilità tecnica, chiarezza amministrativa e tutela del committente. Questo pacchetto di risposte, se ben compreso e applicato, può fare la differenza tra un cantiere fermo e un’attività regolarmente avviata.

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Geom. Luciano La Placa